Un salto a Bologna la "grassa"...

Marco
Un salto a Bologna la "grassa"...

Panorami dall'alto

Per una vista panoramica di Bologna dalle prime colline alle spalle dei viali di circonvallazione del centro storico. Bellissimo sia di giorno che di sera.
59 当地人推荐
San Michele In Bosco station
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Per una vista panoramica di Bologna dalle prime colline alle spalle dei viali di circonvallazione del centro storico. Bellissimo sia di giorno che di sera.
Ammirare la città di Bologna seduti nel vostro angolo dei lunghissimi portici che portano dal centro città alla vetta della collina. E' famosa la camminata dalla città alla Basilica. A piedi per molti ma non per tutti !!!
366 当地人推荐
圣卢卡圣母圣殿
36 Via di San Luca
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Ammirare la città di Bologna seduti nel vostro angolo dei lunghissimi portici che portano dal centro città alla vetta della collina. E' famosa la camminata dalla città alla Basilica. A piedi per molti ma non per tutti !!!
Salire sull'antica Torre degli Asinelli è davvero un'esperienza unica nel suo genere. E' il vero caso dove la frase "il viaggio vale tanto quanto l'arrivo" calza davvero a pennello... L'ingresso ha un costo di € 5 dall 09:00 alle 18:00
306 当地人推荐
Two Towers
Piazza di Porta Ravegnana
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Salire sull'antica Torre degli Asinelli è davvero un'esperienza unica nel suo genere. E' il vero caso dove la frase "il viaggio vale tanto quanto l'arrivo" calza davvero a pennello... L'ingresso ha un costo di € 5 dall 09:00 alle 18:00
Terrazza di San Petronio. Dalla nuova terrazza panoramica della Basilica di San Petronio (ingresso da piazza L. Galvani) è possibile ammirare i monumenti di Bologna da un’altezza di ben 54 metri. Si accede tramite ascensore e salendo i comodi gradini del ponteggio. Un’occasione unica da non perdere.
11 当地人推荐
Terrazza di San Petronio
5 Piazza Galvani
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Terrazza di San Petronio. Dalla nuova terrazza panoramica della Basilica di San Petronio (ingresso da piazza L. Galvani) è possibile ammirare i monumenti di Bologna da un’altezza di ben 54 metri. Si accede tramite ascensore e salendo i comodi gradini del ponteggio. Un’occasione unica da non perdere.

Luoghi storici

L’Archiginnasio è il più bel palazzo di Bologna e certamente uno dei più belli d’Italia. Di solito il turista frettoloso passa davanti al portone d’ingresso buttando solo uno sguardo distratto al portico centrale. Invece bastano pochi passi per lasciarsi meravigliare dal un lungo portico con 30 arcate decorate da centinaia di stemmi e due logge ai piani superiori. Orari di apertura: Lunedì-Venerdì 10-18. Sabato: 10-19. Domenica e festivi: 10-14 Costo del biglietto: 3 €
164 当地人推荐
阿奇吉纳西欧宫
1 Piazza Galvani
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L’Archiginnasio è il più bel palazzo di Bologna e certamente uno dei più belli d’Italia. Di solito il turista frettoloso passa davanti al portone d’ingresso buttando solo uno sguardo distratto al portico centrale. Invece bastano pochi passi per lasciarsi meravigliare dal un lungo portico con 30 arcate decorate da centinaia di stemmi e due logge ai piani superiori. Orari di apertura: Lunedì-Venerdì 10-18. Sabato: 10-19. Domenica e festivi: 10-14 Costo del biglietto: 3 €
La Basilica di Santo Stefano è un insieme di edifici sacri che formano il più noto complesso delle Sette Chiese. La triangolare Piazza Santo Stefano, che di recente è stata riportata al suo aspetto originario, accoglie la Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano
84 当地人推荐
Basilica Santo Stefano
24 Via Santo Stefano
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La Basilica di Santo Stefano è un insieme di edifici sacri che formano il più noto complesso delle Sette Chiese. La triangolare Piazza Santo Stefano, che di recente è stata riportata al suo aspetto originario, accoglie la Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano
La basilica di San Petronio (baséllica ed San Petròni in bolognese) è la chiesa più grande di Bologna: domina l'antistante piazza Maggiore e, nonostante sia ampiamente incompiuta, è una delle chiese più vaste d'Europa. Le sue imponenti dimensioni (132 metri di lunghezza e 60 di larghezza, con un'altezza della volta di 44,27 metri, mentre sulla facciata tocca i 51 metri
192 当地人推荐
圣白托略大殿
5 Piazza Galvani
192 当地人推荐
La basilica di San Petronio (baséllica ed San Petròni in bolognese) è la chiesa più grande di Bologna: domina l'antistante piazza Maggiore e, nonostante sia ampiamente incompiuta, è una delle chiese più vaste d'Europa. Le sue imponenti dimensioni (132 metri di lunghezza e 60 di larghezza, con un'altezza della volta di 44,27 metri, mentre sulla facciata tocca i 51 metri
La basilica di San Domenico (baséllica ed San Mênegh in bolognese) è uno dei più importanti luoghi di culto di Bologna, sede principale dell'ordine dei frati predicatori. Nella chiesa, all'interno dell'Arca di san Domenico (opera di Nicola Pisano e allievi, con contributi di Niccolò dell'Arca, Michelangelo Buonarroti, Alfonso Lombardi e Jean-Baptiste Boudard), sono conservati i resti di san Domenico, fondatore dell'ordine.
58 当地人推荐
圣多明各大教堂
13 P.za S. Domenico
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La basilica di San Domenico (baséllica ed San Mênegh in bolognese) è uno dei più importanti luoghi di culto di Bologna, sede principale dell'ordine dei frati predicatori. Nella chiesa, all'interno dell'Arca di san Domenico (opera di Nicola Pisano e allievi, con contributi di Niccolò dell'Arca, Michelangelo Buonarroti, Alfonso Lombardi e Jean-Baptiste Boudard), sono conservati i resti di san Domenico, fondatore dell'ordine.
La basilica di San Francesco (baséllica ed San Franzàssc in bolognese) è una chiesa bolognese del XIII secolo dedicata a san Francesco d'Assisi di proprietà dell'Ordine dei frati minori conventuali. Nel novembre del 1935 papa Pio XI l'ha elevata alla dignità di basilica minore
40 当地人推荐
圣弗朗西斯科大教堂
9 Piazza Malpighi
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La basilica di San Francesco (baséllica ed San Franzàssc in bolognese) è una chiesa bolognese del XIII secolo dedicata a san Francesco d'Assisi di proprietà dell'Ordine dei frati minori conventuali. Nel novembre del 1935 papa Pio XI l'ha elevata alla dignità di basilica minore
La Torre dei Prendiparte (anche detta Torre Coronata) è una delle circa 20 torri gentilizie ancora esistenti nel centro storico della città di Bologna. Eretta nella seconda metà del XII secolo, è alta 59,50 metri (61 metri con il pinnacolo sulla sommità) ed è caratterizzata da una lieve pendenza verso nord.
26 当地人推荐
Torre Prendiparte
5 Piazzetta Prendiparte
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La Torre dei Prendiparte (anche detta Torre Coronata) è una delle circa 20 torri gentilizie ancora esistenti nel centro storico della città di Bologna. Eretta nella seconda metà del XII secolo, è alta 59,50 metri (61 metri con il pinnacolo sulla sommità) ed è caratterizzata da una lieve pendenza verso nord.

Arte

La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita una delle più importanti raccolte museali italiane. Le opere qui presenti ripercorrono tutto l’iter artistico emiliano e italiano dal XIII all’inizio del XIX secolo. Sono presenti opere di Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino e molti altri.
145 当地人推荐
国家美术馆
56 Via delle Belle Arti
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La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita una delle più importanti raccolte museali italiane. Le opere qui presenti ripercorrono tutto l’iter artistico emiliano e italiano dal XIII all’inizio del XIX secolo. Sono presenti opere di Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino e molti altri.
Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani, in Via dell'Archiginnasio 2, 40124 Bologna, l'antico “Ospedale della Morte”. Inaugurato nel settembre 1881, nasce dalla fusione di due musei: l'Universitario – erede della “Stanza delle Antichità” dell'Accademia delle Scienze fondata da Luigi Ferdinando Marsili (1714) - e il Comunale, arricchitosi della collezione di antichità del pittore Pelagio Palagi (1860) e di numerosissimi reperti provenienti dagli scavi condotti in quegli anni a Bologna e nel suo territorio.
128 当地人推荐
市立考古博物馆
2 Via dell'Archiginnasio
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Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani, in Via dell'Archiginnasio 2, 40124 Bologna, l'antico “Ospedale della Morte”. Inaugurato nel settembre 1881, nasce dalla fusione di due musei: l'Universitario – erede della “Stanza delle Antichità” dell'Accademia delle Scienze fondata da Luigi Ferdinando Marsili (1714) - e il Comunale, arricchitosi della collezione di antichità del pittore Pelagio Palagi (1860) e di numerosissimi reperti provenienti dagli scavi condotti in quegli anni a Bologna e nel suo territorio.
Il Museo civico medievale fa parte dei Musei civici di arte antica di Bologna ed è posto in via Manzoni 4, nel Palazzo Ghisilardi (o Ghisilardi-Fava) Il palazzo è un esempio di architettura bolognese del XV secolo, acquisito successivamente dalla famiglia Fava (da qui il nome Ghisilardi-Fava). Alcune sale del museo hanno affreschi dei Carracci.
68 当地人推荐
Medieval Museum
4 Via Manzoni
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Il Museo civico medievale fa parte dei Musei civici di arte antica di Bologna ed è posto in via Manzoni 4, nel Palazzo Ghisilardi (o Ghisilardi-Fava) Il palazzo è un esempio di architettura bolognese del XV secolo, acquisito successivamente dalla famiglia Fava (da qui il nome Ghisilardi-Fava). Alcune sale del museo hanno affreschi dei Carracci.
Le Collezioni Comunali d'Arte di Bologna sono al secondo piano di Palazzo d'Accursio, il Palazzo Comunale sito in Piazza Maggiore. Il secondo piano di Palazzo d'Accursio è stato edificato nella seconda metà del XVI secolo per ampliare gli appartamenti dei Cardinal Legati che qui hanno soggiornato fino al 1859 con una sola interruzione fra il 1796 e il 1815. Le Collezioni sono state fondate nel 1936 in locali già di notevolissimo pregio: alcuni degli ambienti sono infatti decorati con pitture dei secoli dal XVI al XIX. L'accesso alle Collezioni è dalla Sala Farnese di Palazzo d'Accursio
27 当地人推荐
阿库尔西奥宫
6 Piazza Maggiore
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Le Collezioni Comunali d'Arte di Bologna sono al secondo piano di Palazzo d'Accursio, il Palazzo Comunale sito in Piazza Maggiore. Il secondo piano di Palazzo d'Accursio è stato edificato nella seconda metà del XVI secolo per ampliare gli appartamenti dei Cardinal Legati che qui hanno soggiornato fino al 1859 con una sola interruzione fra il 1796 e il 1815. Le Collezioni sono state fondate nel 1936 in locali già di notevolissimo pregio: alcuni degli ambienti sono infatti decorati con pitture dei secoli dal XVI al XIX. L'accesso alle Collezioni è dalla Sala Farnese di Palazzo d'Accursio
Il museo civico del Risorgimento è uno spazio espositivo di Bologna dedicato principalmente al Risorgimento. La datazione dei reperti è ascrivile a un periodo compreso tra la prima discesa di Napoleone in Italia (1796) e la prima guerra mondiale (1918), con particolare attenzione ai cimeli legati al territorio. Venne inaugurato il 12 giugno 1893 in una sala appositamente del palazzo Galvani, nel centro della città.
7 当地人推荐
Bologna City Museum of the Risorgimento
5 Piazza Giosuè Carducci
7 当地人推荐
Il museo civico del Risorgimento è uno spazio espositivo di Bologna dedicato principalmente al Risorgimento. La datazione dei reperti è ascrivile a un periodo compreso tra la prima discesa di Napoleone in Italia (1796) e la prima guerra mondiale (1918), con particolare attenzione ai cimeli legati al territorio. Venne inaugurato il 12 giugno 1893 in una sala appositamente del palazzo Galvani, nel centro della città.

Vecchie osterie

Questa osteria nasce come enoteca. Olindo Faccioli la rilevò nel 1924 per la mescita del vino. Ai tempi il locale era un corridoio lungo e stretto, su piazza di Porta Ravegnana: se ti dimenticavi qualcosa dovevi tornare indietro e rifare la fila. Quando, nel 1934, l’allora podestà di Bologna decise lo sgombero del locale, il signor Faccioli si trasferì nella bottega di via Altabella 15/b, dove l’enoteca risiede indisturbata tuttora. Oggi il locale è gestito da Claudio, che, esperto di vino, ha onorato le fatiche di nonno Olindo, preservando il locale in tutta la sua bellezza e storicità, con gli stessi arredi liberty, i tavolini in legno e il pianale di marmo, lo stesso che, originariamente in stagno, fu donato dal nonno in tempo di guerra perché fosse fuso per la creazione di cannoni e fucili.
13 当地人推荐
Enoteca Historical Faccioli
15b Via Altabella
13 当地人推荐
Questa osteria nasce come enoteca. Olindo Faccioli la rilevò nel 1924 per la mescita del vino. Ai tempi il locale era un corridoio lungo e stretto, su piazza di Porta Ravegnana: se ti dimenticavi qualcosa dovevi tornare indietro e rifare la fila. Quando, nel 1934, l’allora podestà di Bologna decise lo sgombero del locale, il signor Faccioli si trasferì nella bottega di via Altabella 15/b, dove l’enoteca risiede indisturbata tuttora. Oggi il locale è gestito da Claudio, che, esperto di vino, ha onorato le fatiche di nonno Olindo, preservando il locale in tutta la sua bellezza e storicità, con gli stessi arredi liberty, i tavolini in legno e il pianale di marmo, lo stesso che, originariamente in stagno, fu donato dal nonno in tempo di guerra perché fosse fuso per la creazione di cannoni e fucili.
Immancabile nell’elenco la storica osteria di via san Felice 137, da sempre locanda di quartiere e tutt’oggi ritrovo per vecchie generazioni e scoperta per le nuove. Il signor Mario la comprò nel 1940, creandone un tempio per lo svago e il divertimento degli avventori. Nato per bere “un bicier di vin”, si poteva anche mangiare qualcosa. Nel 2006 Mario chiuse il locale, che restò tale fino all’ottobre 2014, quando fu rilevato dal giovanissimo Michele Mazzacurati, amante del buon cibo e della tradizione, che ora lo gestisce con i genitori. Il pegno da pagare? La promessa fatta allo stesso Mario che nulla sarebbe cambiato dell’animo dell’osteria.
7 当地人推荐
Osteria da Mario
137a Via San Felice
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Immancabile nell’elenco la storica osteria di via san Felice 137, da sempre locanda di quartiere e tutt’oggi ritrovo per vecchie generazioni e scoperta per le nuove. Il signor Mario la comprò nel 1940, creandone un tempio per lo svago e il divertimento degli avventori. Nato per bere “un bicier di vin”, si poteva anche mangiare qualcosa. Nel 2006 Mario chiuse il locale, che restò tale fino all’ottobre 2014, quando fu rilevato dal giovanissimo Michele Mazzacurati, amante del buon cibo e della tradizione, che ora lo gestisce con i genitori. Il pegno da pagare? La promessa fatta allo stesso Mario che nulla sarebbe cambiato dell’animo dell’osteria.
In via San Mamolo 5 risiede, dal 1400 (circa), questo locale, più che storico, ai tempi fondato dai frati Gesuiti. Le prime notizie dell’osteria risalgono al XIX secolo, al tempo delle locande bolognesi, dove i mercanti si fermavano stremati dalle fatiche dei loro viaggi. Quando il Comune impose a tutte le osterie di offrire alloggi per gli avventori, è nata questa locanda-osteria, che ancora oggi richiama i tempi andati grazie alla scaletta dietro il bancone, l'antico collegamento con le stanze.
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Osteria il Moretto
5 Via San Mamolo
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In via San Mamolo 5 risiede, dal 1400 (circa), questo locale, più che storico, ai tempi fondato dai frati Gesuiti. Le prime notizie dell’osteria risalgono al XIX secolo, al tempo delle locande bolognesi, dove i mercanti si fermavano stremati dalle fatiche dei loro viaggi. Quando il Comune impose a tutte le osterie di offrire alloggi per gli avventori, è nata questa locanda-osteria, che ancora oggi richiama i tempi andati grazie alla scaletta dietro il bancone, l'antico collegamento con le stanze.
Immancabile per storia, bellezza e notorietà è l'Osteria del Sole. Il locale, che risale al 1465, si cela nella meravigliosa cornice dello storico mercato bolognese, a due passi da San Petronio, in vicolo dei Ranocchi 1/d. Proprietà della famiglia Spolaore da tre generazioni, la storia vuole che il locale sia stato rilevato, attorno agli anni ’40, dallo zio Aldo, per intero Aldo Canazza, ciclista, grazie al montepremi vinto a una gara, e che lo abbia poi gestito con la sorella Anna Adele e suo marito, Vincenzo Spolaore, creando una tradizione che non si è più interrotta, lasciata poi nelle mani dello storico oste Luciano Spolaore. L’osteria, conosciutissima per la particolarità del “solo da bere, il mangiare lo porti da fuori”, continua ad attrarre persone da tutto il mondo, oltre che i bolognesi.
153 当地人推荐
Osteria del Sole
1/d Vicolo Ranocchi
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Immancabile per storia, bellezza e notorietà è l'Osteria del Sole. Il locale, che risale al 1465, si cela nella meravigliosa cornice dello storico mercato bolognese, a due passi da San Petronio, in vicolo dei Ranocchi 1/d. Proprietà della famiglia Spolaore da tre generazioni, la storia vuole che il locale sia stato rilevato, attorno agli anni ’40, dallo zio Aldo, per intero Aldo Canazza, ciclista, grazie al montepremi vinto a una gara, e che lo abbia poi gestito con la sorella Anna Adele e suo marito, Vincenzo Spolaore, creando una tradizione che non si è più interrotta, lasciata poi nelle mani dello storico oste Luciano Spolaore. L’osteria, conosciutissima per la particolarità del “solo da bere, il mangiare lo porti da fuori”, continua ad attrarre persone da tutto il mondo, oltre che i bolognesi.
Nella silenziosa cornice tra via Mauro Musolesi e via Paolo Fabbri, zona prevalentemente residenziale, appare, come in sogno, questo autentico locale della “vecchia Bologna”. Risalente al 1948, come appare dalla targa del Comune di Bologna, ancora a vista, l’osteria era di proprietà di Vito Pagani, famoso non solo come ristoratore, ma anche come intrattenitore. Ruvido, come gli uomini di una volta, ma al tempo stesso solare e brioso, accomodante con ogni cliente, ha fatto di questo locale la sua vita. Il mangiare autentico, rigorosamente casereccio e tradizionale, si abbina perfettamente alle tavoglie a quadretti e alla sedie di paglia intrecciata, come insegna la vecchia scuola. Innumerevoli le celebrità della musica e dello spettacolo che negli anni si sono avvicendate nel locale, tra cui Guccini, Dalla e Gaber, che “avevano sempre il tavolo prenotato”.
60 当地人推荐
Trattoria Da Vito Bologna
9 Via Mario Musolesi
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Nella silenziosa cornice tra via Mauro Musolesi e via Paolo Fabbri, zona prevalentemente residenziale, appare, come in sogno, questo autentico locale della “vecchia Bologna”. Risalente al 1948, come appare dalla targa del Comune di Bologna, ancora a vista, l’osteria era di proprietà di Vito Pagani, famoso non solo come ristoratore, ma anche come intrattenitore. Ruvido, come gli uomini di una volta, ma al tempo stesso solare e brioso, accomodante con ogni cliente, ha fatto di questo locale la sua vita. Il mangiare autentico, rigorosamente casereccio e tradizionale, si abbina perfettamente alle tavoglie a quadretti e alla sedie di paglia intrecciata, come insegna la vecchia scuola. Innumerevoli le celebrità della musica e dello spettacolo che negli anni si sono avvicendate nel locale, tra cui Guccini, Dalla e Gaber, che “avevano sempre il tavolo prenotato”.

Offerta gastronomica

Il Mercato delle Erbe di Bologna, nella sua forma attuale, fu progettato nel 1910 da Arturo Carpi e Luigi Mellucci, ingegnere. All'interno dell'edificio presero posto le "treccole", tipiche bancarelle di generi alimentari, spostate in via definitiva da Piazza Maggiore. Riaperto nel 1949, dopo i pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, il Mercato delle Erbe cambia fisionomia, adattandosi alla zona circostante, ricostruita a sua volta. L'ingresso principale, da via S. Gervasio viene posto in Ugo Bassi, assieme all'omonia statua. Dopo la ristrutturazione del 2014 il Mercato affianca alle tradizionali bancarelle e negozi, ristoranti, enoteche, punti di incontro, frequentati da migliaia di persone, turisti inclusi.
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埃尔贝市场
25 Via Ugo Bassi
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Il Mercato delle Erbe di Bologna, nella sua forma attuale, fu progettato nel 1910 da Arturo Carpi e Luigi Mellucci, ingegnere. All'interno dell'edificio presero posto le "treccole", tipiche bancarelle di generi alimentari, spostate in via definitiva da Piazza Maggiore. Riaperto nel 1949, dopo i pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, il Mercato delle Erbe cambia fisionomia, adattandosi alla zona circostante, ricostruita a sua volta. L'ingresso principale, da via S. Gervasio viene posto in Ugo Bassi, assieme all'omonia statua. Dopo la ristrutturazione del 2014 il Mercato affianca alle tradizionali bancarelle e negozi, ristoranti, enoteche, punti di incontro, frequentati da migliaia di persone, turisti inclusi.
Il Mercato di Mezzo è uno dei luoghi storici più rappresentativi della cultura del cibo bolognese, a due passi da Piazza Maggiore: fin dal Medioevo è stato questo il luogo dei sapori e dell’incontro, del commercio, della memoria e della tradizione gastronomica della città. Trasformato, dopo l’Unità d’Italia, nel primo mercato coperto della città, è stato oggetto nel 2014 di un importante progetto di recupero e riqualificazione. La struttura si articola su tre piani, ed è uno spazio dove acquistare o consumare sul posto prodotti enogastronomici e piatti di eccellenza. Al piano terra si trovano grandi e piccoli tavoli di uso comune ed i chioschi alimentari, collocati nelle nicchie laterali come nella pianta ottocentesca: carne, pesce, salumi, formaggi, frutta, pane, pasta, gelati e pasticceria, vini. Al primo piano si trova la pizzeria e nel piano interrato, con suggestive volte a botte, una birreria artigianale, entrambi con ulteriori tavoli e sedute.
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梅佐市场
12 Via Clavature
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Il Mercato di Mezzo è uno dei luoghi storici più rappresentativi della cultura del cibo bolognese, a due passi da Piazza Maggiore: fin dal Medioevo è stato questo il luogo dei sapori e dell’incontro, del commercio, della memoria e della tradizione gastronomica della città. Trasformato, dopo l’Unità d’Italia, nel primo mercato coperto della città, è stato oggetto nel 2014 di un importante progetto di recupero e riqualificazione. La struttura si articola su tre piani, ed è uno spazio dove acquistare o consumare sul posto prodotti enogastronomici e piatti di eccellenza. Al piano terra si trovano grandi e piccoli tavoli di uso comune ed i chioschi alimentari, collocati nelle nicchie laterali come nella pianta ottocentesca: carne, pesce, salumi, formaggi, frutta, pane, pasta, gelati e pasticceria, vini. Al primo piano si trova la pizzeria e nel piano interrato, con suggestive volte a botte, una birreria artigianale, entrambi con ulteriori tavoli e sedute.